nel '23 il ministero delle poste decise di ricavare un introito aggiuntivo oltre alla vendita dei francobolli ed autorizzo, in data 20/09/1923, l'aggiunta di uno spazio pubblicitario ai francobolli.

Nel progetto iniziale tra il francobollo e l'appendice pubblicitaria doveva essere presente una perforazione, ma questa specifica non fu mai rispettata forse perche' le ditte paganti temevano che cio' avrebbe indotto gli utenti a staccare la parte pubblicitaria. Con l'unione delle due parti si ovvio a cio' nella speranza che gli utenti, per paura di vedere annullata la propria affrancatura lasciassero intatto il francobollo.

Soltanto un anno dopo, il 13 novembre 1924, furono emessi i primi 12 francobolli ordinari, rappresentanti 7 loghi pubblicitari, le prime ditte furono Columbia, Coen, Piperno, Tagliacozzo, De Montel, Reinach e Singer.

Soltano un mese più tardi, si aggiunse Siero Casali. La quale fu subito seguita nel gennaio successivo dalla Campari, Abrador e Tantal.

La Perugina, che si prenotò per l'unico valore espresso (60 c.) non vide mai il suo esordio postale, in quanto un Decreto Ministeriale del 7 Luglio 1925, abrogò tutti i francobolli pubblicitari, che rimasero in vendita soltanto fino all'esaurimento delle scorte.

In data 27/08/1925 andarono fuori corso legale. I motivi che ne causarono l'uscita di scena furono prevalentemente pratici, in quanto per le emissioni dirette verso paesi esteri richiedevano l'asporto della parte pubblicitaria, mentre su territorio Italiano era facoltativa. Inoltre il fatto di affiancare l'effige del Re (Vittorio Emanuele III) a dei loghi pubblicitari poteva non sembrare molto consona all'immagine reale.

Oltre al Perugina ci fu un ordinario non emesso, il 30 c. Columbia, ma se ne conoscono anche altri solo in versione Saggio raffiguranti loghi per Cioccolato Perugina, Marsala Tortrici, e Coen tutti del valore facciale di 5 c.